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#iovadoingiro

#iovadoingiro è un progetto fotografico che raccoglie in 12 scatti, uno per ogni fine settimana a partire dal 4 Maggio 2020, data di inizio della Fase 2 della strategia di contenimento della pandemia di COVID-19, la ripartenza della vita al di fuori delle mura domestiche.

Non capita proprio tutti i giorni di vivere una pandemia e quindi mi sembrava sensato provare a curare le indubbie ferite apparse, con la vitalità e la dolcezza dei momenti di svago.

A volte è capitato mi chiedessi dove stavo andando e perché mi spostavo per raggiungere luoghi, magari poco battuti, dall’interesse discutibile e per di più spesso da solo. Dopo un po’ mi sono reso conto che la ragione di questo girare era molto semplice: ero solo alla ricerca di una sensazione di libertà e scoperta, niente di più e niente di meno.

Non avendo a disposizione una fotocamera stellare, gli scatti sono tecnicamente quel che sono, ovvero estremamente amatoriali.

Anno: 2020

Tecnica: fotografia

Sito espositivo: internet

09.05.20 - Ben ritrovate!

Il 9 Marzo 2020, il giorno che ha sancito l’inizio del lockdown totale, è una data che ricorderemo tutti per tanto tempo. Entrerà di diritto all’interno dei libri di storia e rappresenterà un frammento incancellabile della memoria collettiva delle generazioni che l’anno vissuta. Non poter uscire di casa voleva dire anche non potersi concedere un contatto con la natura e le montagne. Il mantra del CAI (Club Alpino Italiano) per accompagnare la Fase 1 del lockdown affermava: “Le montagne sanno aspettare”. Questa forte ed salda affermazioni ci ha sicuramente incoraggiato a tenere duro per ritrovarci non appena possibile più desiderosi l’uno dell’altro.

Il 9 Maggio 2020, esattamente 2 mesi dopo, a qualche giorno dall’inizio della Fase 2, sono andato a camminare in Valle di Viù e le montagne erano sempre li’ ad aspettarmi, ad ascoltare le miei preoccupazioni, raccogliere i miei desideri e donarmi la forza per affrontare le salite che si presentano all’orizzonte.

16.05.20 - Avventura

Cosa c’è di meglio di raggiungere un posto poco conosciuto, in mezzo agli alberi ed alle montagne, esente dalla presenza di altri esseri umani, e li’ fermarsi con l’intenzione di montare una tenda, accendere un fuoco, mangiare qualcosa di caldo ed ammirare un cielo stellato in compagnia di un paio di cari amici ed una bottiglia di Genepì?

Ditemelo voi , per piacere…

23.05.20 - Something human

Forse catapultati in mezzo alla natura direttamente da un video dei Muse, Fabio ed io, riprendiamo a suonare insieme dopo molti mesi.

Non è umano non vedersi, non è umano non stare uno a fianco all’altro, non è umano non poter guardarsi negli occhi, non è umano non potersi dare una pacca sulla spalla, non è umano non poter suonare insieme.

Siamo sulla buona strada per tornare a riprenderci la nostra umanità fatta di sguardi, espressioni, movimenti, insomma del riempimento degli spazi tramite la nostra preziosa presenza.

06.06.20 - Limoniamo?

Terminato il periodo di confinamento sociale possiamo finalmente tornare a limonare. Sarà con un congiunto oppure con una persona conosciuta una sera di un fine settimana di inizio Giugno, l’importante è concedersi ogni tanto la dolce leggerezza di un bacio alla francese.

Se poi raccogli anche 30 bei limoni naturali a Sanremo, allora puoi pensare di avere tutto l’occorrente per preparare diversi litri di Limoncello da gustarsi nelle imminenti calde serate estive quando un bacio può voler dire molto.

30.05.20 - Oggi sposi!

Il 30 Maggio 2020 è una data speciale.

Il 30 Maggio 2020 sarà per sempre il giorno del Matrimonio del mio migliore amico. Non eravamo a Bilbao in un favoloso agriturismo ad emozionarci con centinaia tra amici e parenti e a celebrare un’unione di spiriti e menti. Eravamo invece a Ceres, in 5, ma una conviviale cena in un’accogliente baita con tanto di brindisi ai futuri sposi l’abbiamo messa in scena.

Socialità 1 - COVID-19 0

13.06.20 - Scusi, mi saprebbe dire dove si trova l’ufficio turistico?

Per scattare questa foto ho atteso un attimo, non poco, ma neanche troppo. Giusto il tempo che l’ignaro turista seduto al fondo della Galleria, in un’ancora poco frequentata Sabbioneta, si sedesse a riposare le membra sulla sedia stazionata all’ingresso dell’Ufficio Turistico del gioiellino in Provincia di Mantova.

Forse un piccolo segnale di ripresa del turismo, proprio qui, in una galleria solitamente piena di curiosi visitatori.

20.06.20 - Giusto due vigne

Giusto dietro l’angolo a qualche chilometro da Torino ci si imbatte in una landa dal dolce ondeggiare, costituita da una terra ricca di sostanze nutritive, dal clima temperato ed ideale per la crescita della vite.

Filari e filari di viti, esposte al sole ed al cielo, pronte a regalare copiosi grappoli d’uva dagli acini succosi. Qui si puo’ rimbalzare da vigna a vigna, da cantina a cantina e godendosi il favoloso paesaggio circostante.

Che ci si fermi a Barolo, Neive, Barbaresco, Grinzane Cavour, Cherasco, si casca sempre bene. Piccoli borghi in cui sostare per una visita, uno spuntino in compagnia con un bel calice di vino in un tavolino all’aperto. Se vuoi godere a Giugno puoi pensare di fare proprio questo.

27.06.20 - Uaua

Ci siamo passati tutti da questa età.

L’età in cui avevamo 2 anni e i genitori, i nonni o gli zii ci portavano al mare a giocare con la sabbia, fare il bagnetto, cambiarci il pannolino, mangiare, fare la nanna e cosi’ via a ciclo continuo. Come è strana la primissima infanzia. Passiamo mesi e mesi ad essere accuditi ed intrattenuti e fare poche cose semplici, ma fondamentali per il nostro lento, paziente ed alla fine straordinario sviluppo di esseri umani

Quanti di voi hanno però ricordi nitidi di quegli anni?

Forse occorre tirare fuori una foto …

04.07.20 - Guilty Nashisti

Nella vita può anche capitarti che ad un certo punto, ti rendi conto che esiste un linguaggio per comunicare che non conoscevi molto bene, ma che senti totalmente calzante sulla tua persona.

Un linguaggio in grado di aprire ogni parte di te, di permeare in ogni singola tua cellula fino a farla vibrare dalla voglia di esprimersi. Un linguaggio formato da tante sfaccettature. Un linguaggio che crea atmosfere, che si modula sulla base dell’umore, capace di evocare immagini, far rivivere momenti e suscitare intensissime emozioni.

Nella vita può capitare un momento in cui decidi di concederti a qualcosa di più grande di te, che irrompe violentemente e prende possesso giorno dopo giorno, sessione dopo sessione, di pensieri, tempo libero e desideri.

Nella vita può capitare un momento in cui qualcosa ti dice che devi smettere di opporti, che ti devi arrendere perché, per essere felice, non hai nessun’altra scelta se non quella di diventare Musica.

11.07.20 - Si diventa grandi!

Non è scontato rendersi conto ed essere sufficientemente consapevoli del passaggio da figli a genitori.

Dall’essere seguiti, accuditi, consigliati, sgridati si passa al ruolo di coloro che invece hanno questi compiti. Difficili e stancati, ma nello stesso tempo gratificanti e donatori di energie positive.

Ogni volta che si passa dal lato opposto della barricata poi ci si ritrova a scandagliare tutto quello che si ha vissuto nel primo lato ed è lecito se non doveroso per il nostro bene ricostruire il proprio modello, come lo si ritiene più opportuno ed incline al nostro io e noi quando ci si considera nella dimensione della coppia.

Tanti auguri ad Edoardo che compie 2 anni e ha tutta la vita davanti da scoprire.

18.07.20 - Influencer

Ogni forma e produzione artistica si fonda su fonti di ispirazioni e punti riferimento. Non vi è alcun artista nella storia che non abbia subito delle influenze da qualcuno che lo ha preceduto oppure qualche contemporaneo.

Per me Banksy rappresenta un punto di riferimento, di forma, di contenuto e di stile.

Le sue creazioni colpiscono particolarmente perché sono stilisticamente molto semplici, scarne, essenziali, ma potentissime nel messaggio che vogliono trasmettere. La scelta dei contesti espositivi, della forma con la quale veicolare il concetto, e dei trucchi spesso presenti nella raffigurazione grafica non sono mai banali, anzi chiaramente pensati e ricercati, e per questo stupiscono e fanno “innamorare” l’osservatore.

Se passate a Ferrara fate un salto alla mostra al Palazzo dei Diamanti.

25.07.20 - 3303 mt s.l.m.

Giungere su una vetta oltre i 3000 metri non è mai impresa semplice.

Dai racconti entusiasti e coloriti, anche personali, spesso rischia di apparire come una semplice camminata in montagna, solo un pò più lunga, ma, magari deludendo anche i più avventurosi, non è proprio cosi’.

Un 3000 va avvicinato nel lungo periodo e preparato poi nelle ore precedenti all’evento. Questo atteggiamento, che si riassume in una posizione di rispetto nei confronti della montagna, è quello che consente di godersi appieno la giornata, anche in piena sicurezza.

Occorre sapere che puntare alla cima di un 3000 metri richiede: 1) tante ore di cammino, di solito fra le 8 e le 10, 2) che si controlli le condizioni meteorologiche il giorno prima della partenza accertandosi di evitare una giornata nuvolosa o di rovesci, 3) uno zaino con la giusta attrezzatura (capi caldi per non patire una volta arrivati in cima ed esposti alle temperature comunque fresche della quota) e vettovaglie (servono almeno 2 litri di acqua) per affrontare la salita, 4) una sveglia presto per evitare di arrivare in vetta troppo tardi ed avere il tempo di affrontare eventuali imprevisti (un calo di zuccheri di qualche membro della spedizione, una perdita della traccia del sentiero, un nevaio imprevisto sono tra quelli più frequenti)